giovedì 27 settembre 2007

MYANMAR: MONACI PICCHIATI E PORTATI VIA



Tutto il mondo sta assistendo impotente alla strage dei monaci buddhisti che hanno dato vita alle piú imponenti proteste non violente dai tempi di Martin Luther King. Come si possono usare fucili e manganelli contro esseri umani inermi, che, per manifestare, usano solo l'arma della preghiera? È una reazione cosí disumana che, di fronte alle immagini che arrivano nelle nostre case, non possiamo che provare dolore ed indignazione . Evitare un bagno di sangue, questa deve essere la priorità di queste ore per la comunità internazionale. La mobilitazione a sostegno dei monaci buddhisti e del grande movimento non violento birmano è doverosa. I dimostranti hanno il diritto di manifestare le loro opinioni e le autorità birmane devono rispettare pienamente questo diritto. È per questo che, nel momento in cui a New York si riunisce d'urgenza il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, aderisco moralmente al sit in promosso dall'Unione Buddhista Italiana, questa sera, a Roma, ore 21.00, presso la sede dell'Ambasciata di Myanmar in Italia, via della Camilluccia 551, spero che gli amici romani partecipino in molti...

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