mercoledì 26 settembre 2007

IL SENSO DELLA VITA...



Alberto Stasi è ancora in carcere in stato di fermo, è l'unico indagato per l'omicidio della sua fidanzata, Chiara.
La gente del paese,come si è visto dalle immagini ai telegiornali, ha già sentenziato, per loro Alberto è colpevole, gli hanno gridato in faccia bruttissime parole..mentre lui veniva condotto in cella.
A questo punto, penso che noi tutti, in quanto razza umana pensante, abbiamo il dovere di fare un'esame di coscienza..
Come può l'uomo uccidere? Cosa lo spinge a tanta cattiveria?
Ma soprattutto come può l'uomo uccidere una persona a lui cara, questo è veramente inconcepibile, assurdo, frutto di una mente malata, fuori da ogni logica..
nel caso particolare, Alberto era fidanzato di Chiara, se dovesse essere stato lui, cosa può averlo spinto a tanto, credo che se stessero insieme un qualche sentimento reciproco deve pur trovare posto, avranno anche parlato di futuro durante la loro lunga relazione, e poi?Lui riesce ad ammazzarla?
Se fosse stato amore vero e se fosse stato veramente lui ad ucciderla, Alberto così facendo ha ammazzato anche tutti i suoi sogni con questa ragazza e quindi si è rovinato la vita, perchè avrebbe dovuto farlo?
Anche se ci fossero stati dei problemi tra i due, quale ostacolo è così insormontabile da decidere di portare a termine un gesto così assurdo..
Se non l'amasse più ci sarà stato pur un flebile sentimento per questa ragazza..
Ora valutiamo il caso che, invece, non fosse stato Alberto.
Un ragazzo che vede la sua fidanzata esanime e sporca di sangue reagirebbe con freddezza e distacco?
L'indifferenza di Alberto mi sembra un pò troppo accentuata.
Io non voglio schierarmi da nessuna parte, so solo che la cattiveria, l'inciviltà e l'evoluzione che sta facendo la razza umana fa preoccupare o quanto meno riflettere ..
Che fine hanno fatto i valori, qual'è il vero senso della vita?

1 commento:

Anonimo ha detto...

verissimo credo ke l'evoluzione della razza umana ci stia portando ad assomigliare moltissimo alle cose che inventiamo noi stessi: le macchine.
Lo si vede nel pensiero, siamo diventati freddi calcolatori, e alla fine viviamo la vita come un'equazione.
un saluto