
Di che cosa si tratta? Dal 2011 l'età pensionabile verrà calcolata sommando età anagrafica e anni di contributi: bisognerà raggiungere, sembra, quota 94/95 per andare in pensione.
Dunque un lavoratore di 60 anni, con 34 anni di contributi, avrà raggiunto la meta, così come uno di 55 anni con 40 anni di contributi.
Questa riforma dovrebbe essere preceduta da due "scalini": dal 2008 si potrà andare in pensione a 58 anni ( con 35 anni di contributi), dal 2010 a 59, sempre con lo stesso numero di anni di contribuzione.
intanto, per quanto riguarda gli aumenti promessi a tre milioni e mezzo circa di pensionati, l'Esecutivo proporrebbe 29 euro in più al mese, mentre i sindacati ne pretenderebbero 40.
Aspettiamo l'ennesima puntata della telenovela.
fonte:oknotiziealice-emanuelaferrari
1 commento:
La pensione non la vedremo mai, chissà i nostri contributi che fine fanno......
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