giovedì 5 aprile 2007

LENTAMENTE di PABLO NERUDA

LENTAMENTE... di Pablo Neruda
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
............................................Pablo Neruda..........................
E' notte e la mia mente non smette di lavorare, saranno questi turni a lavoro che mi costringono a fare orari assurdi o sarà che di giorno non riesco neanche a dormire, nonostante la notte stressante passata col fiato del capo sul collo, ma sento che il mio fisico piano piano si logora.
Son qui ed è già l'ennesima volta che leggo e rileggo questa fantastica poesia di Pablo Neruda, e sul finire di un giorno e sul nascere di un altro lentamente penso, il mio ritmocircadiano ormai si è smarrito nella giungla della routine. Andiamo avanti dando a tutto un senso e cercando un senso a tutto, sempre con l'espressione della normalità scolpita sui visi, andiamo avanti...LENTAMENTE...andiamo avanti...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Stupenda !
un tempo mi lagnavo di tutto e pensavo che la società era perenemente contro di me.
Ora mi sono rassegnato ad avere un futuro (essendo un lavoratore precario), però nessuno mi impedisci di godermi il presente, le piccole cose: un caffè con gli amici, una passeggiata in bici perchè e per lo meno sono meno stessato, sereno e forse un pò felice.

Anonimo ha detto...

Stupenda !
un tempo mi lagnavo di tutto e pensavo che la società era perenemente contro di me.
Ora mi sono rassegnato ad avere un futuro (essendo un lavoratore precario), però nessuno mi impedisci di godermi il presente, le piccole cose: un caffè con gli amici, una passeggiata in bici perchè e per lo meno sono meno stessato, sereno e forse un pò felice.

Stefano ha detto...

X Pino:Hai colto proprio il vero messaggio della poesia.

Stefano ha detto...

X Pino:Hai colto proprio il vero messaggio della poesia.