lunedì 12 marzo 2007

LA CARITAS GIOCA "SPORCO"?



Una notizia incredibile sconvolge per l’ennesima volta il popolo dei senzatetto: un uomo che stava cercando forse un riparo o un indumento per ripararsi dal freddo è morto stritolato in uno dei cassonetti della Caritas che raccolgono abiti usati. È la quarta volta che capita in pochissimi anni, a Milano, a Como e nuovamente nel capoluogo lombado. Ora un’altra vittima a Prato.Non è possibile accettare queste tragedie!
A maggior ragione se scopriamo che i vestiti raccolti non sono donati alle persone che ne avrebbero bisogno, ma sono rivenduti per creare utili alle cooperative: c’è da non crederci. Avete letto bene, per mantenere in vita alcune associazioni si usano in parte soldi ricavati dalla vendita dei vestiti di quei maledetti cassonetti.È ora di dire basta!
La Caritas deve ritirare dal territorio tutti i cassonetti killer e trovare altri modi per “raccogliere” vestiti.In passato si è parlato di modificare i cassonetti, ma tutto ciò che è meccanico e pericoloso è e rimarrà tale. Riusciamo ad immaginare un senzatetto vagante per una città magari con qualche bicchiere di troppo avvicinarsi ad un cassonetto killer per trovare un indumento battendo i denti e fermarsi con consapevolezza a leggere gli avvisi di pericolo?Bisogna essere realisti.Invitiamo la Caritas a porre fine a queste inutili stragi per eccesso di superficialità.Vi invito a leggere la petizione e firmarla al seguente link,alziamo la voce tutti assieme.
Fonte:acmedelpensiero.blogspot

1 commento:

Anonimo ha detto...

hai mai provato a sbattere la testa contro il muro?? prova,vedi se ti fai male ,poi al limite dimmelo.....